Un altro importante processo ambientale che vede la rete professionale Lpteam presente in aula come parte civile, con l’avvocato Carmelo Marcello di Ferrara.  Assiste 13 privati cittadini che, tra i Comuni di Ceregnano e Villadose, in provincia di Rovigo, avrebbero fatto le spese delle condotte illecite dello stabilimento aziendale al centro della vicenda. Gli stessi 13 privati cittadini il cui esposto ha poi innescato l’indagine.

A seguito di questa, la Procura di Rovigo, nella persona del pubblico ministero Sabrina Duò, ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti del legale rappresentante e di due dirigenti dello stabilimento di Villadose al centro del caso, per tre ipotesi di reato. 

In primo luogo, allora, la Procura contesta un reato ambientale, ossia lo smaltimento illecito di rifiuti liquidi, vale a dire reflui industriali, che, invece di essere conferiti a impianti autorizzati per lo smaltimento, sarebbero stati immessi nella rete fognaria, da qui finendo in due scoli e, infine, nel depuratore civile che si trova nel Comune di Villadose.

La seconda ipotesi di reato fa riferimento alle emissioni maleodoranti che l’impianto avrebbe provocato. Sia per la propria attività, che per gli scarichi di cui si è detto. Da anni, tra Villadose, Ceregnano, Lama Polesine e Gavello, venivano segnalati odori fastidiosi, da parte della popolazione, in grado anche di irritare occhi e gola, ma pure di provocare mal di testa e nausea. Tecnicamente, l’ipotesi di reato che viene contestata è quella di getto pericoloso di cose. Queste due ipotesi di reato vengono collocate, temporalmente, sino a fine aprile 2020.

Infine, la terza ipotesi di reato che, invece, fa riferimento all’agosto 2019. In questo caso, si parla di un danneggiamento, dal momento che, chiaramente secondo la ipotesi della Procura, le immissioni nella rete fognaria contestate nel primo capo di imputazione avrebbero provocato il disservizio del depuratore di Villadose, danneggiando la flora batterica deputata al processo depurativo, costringendo il gestore a un intervento di sostituzione di fanghi vitali, per un costo complessivo di 5.500 euro.Queste le ipotesi sulla base delle quali la Procura ha disposto la citazione diretta a giudizio per il prossimo 21 aprile, di fronte al giudice del tribunale monocratico di Rovigo. Come parti offese individuati i Comuni di Ceregnano e Villadose e 13 cittadini: quelli che depositarono l’esposto e che potranno costituirsi parte civile.

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