Sono gli avvocati Carmelo Marcello e Pasquale Longobucco, dello studio Mgtm Avvocati Associati di Ferrara, componente della rete professionale Lpteam, a difendere il 24enne finito agli arresti domiciliari, con le accuse di omicidio stradale e lesioni personali, oltre che di guida in stato d’ebbrezza, a seguito del rilevamento con l’etilometro, per il devastante incidente avvenuto nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, sulla statale 16, nel territorio comunale di Argenta (Ferrara), nella frazione di San Nicolò.
Il sinistro è avvenuto, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, in corrispondenza di un semaforo per regolare il traffico all’altezza di un cantiere stradale. L’auto del giovane avrebbe tamponato una utilitaria ferma al segnale rosso. Nell’impatto ha trovato la morte la conducente del secondo veicolo, una donna di 45 anni, mentre sono rimasti gravemente feriti i tre giovani, sui 18 anni, a bordo della sua vettura, tra i quali il figlio di lei. La donna, secondo i primi riscontri, era infatti andata a prenderli a una festa per riportarli a casa.
All’udienza di convalida dell’arresto, il giovane, assistito dagli avvocati Marcello e Longobucco, ha espresso tutto il proprio dolore per la tragedia, spiegando di non avere visto la vettura ferma e che anche i sistemi di sicurezza della sua auto, in particolare i sensori frontali anti collisione, non sono entrati in funzione.
“La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno – hanno spiegato i difensori – ma ora è il tempo del silenzio e del dolore. Siamo vicini alla famiglia della vittima e a quelle dei ragazzi feriti”.